Nasco a Colleferro nel 1987, la mia avventura nel mondo della fotografia ha inizio durante l’adolescenza, consolidandosi intorno ai vent’anni. Dopo aver ottenuto il diploma, ho intrapreso una carriera lontana dal settore fotografico, ma ricca di sfide dinamiche che mi hanno permesso di conoscere nuove persone. Nonostante il successo professionale, ho avvertito un bisogno interiore di cambiamento che mi ha spinto ad abbandonare la sicurezza di quella strada per lanciarmi in nuove avventure.

Da qualche anno mi ero avvicinato al mondo dei video grazie a mio zio, videomaker per passione, quella stessa passione che ha trasmesso a me e mio cugino con tanto amore. Insieme realizzavamo video di ogni tipo, spesso ambientati nel nostro piccolo borgo tra le montagne dei monti lepini di cui siamo originari.  

“Cù sta a nevicà, prendi la telecamera e andiamo a fa’ qualcosa” – ”Lù muovi il ramo, fa’ cadè la neve! “.  Due scemi in fondo, uno che fotografava paesaggi, l’altro che riprendeva foglie mosse da un vento inesistente generato dal sottoscritto che soffiava. È iniziato tutto così; con una macchinetta mediocre,  un drone, una telecamera e una persona che ci spronava a inventare ma allo stesso tempo ci strigliava per ogni piccola svista. A me è sempre piaciuto osservare, sono sempre stato curioso, ho cominciato a sperimentare la fotocamera e presto ho capito che niente mi faceva stare bene quanto tenere in mano la mia macchinetta fotografica. Scattare fotografie, cercare soggetti per le mie foto, giocare con la luce, con il fine ultimo di imprimere le emozioni per trasmetterle nel tempo.

Sento il bisogno di raccontare ciò che non è facile vedere, le emozioni.

Il mio stile è fortemente improntato sul reportage. Amo lasciare gli sposi liberi di muoversi senza pressioni e permetto che la fotografia catturi ogni loro sfumatura.  Niente caratterizza le mie foto più degli occhi sognanti di due persone che si scelgono, del sorriso commosso di un genitore, dell’abbraccio di un vero amico. Non mi stanco mai di cercare nuovi spunti ma le idee migliori nascono da uno sguardo, da un gesto inaspettato, uno scorcio che mi suscita emozione! Inoltre mi piace arricchire il reportage matrimoniale con ritratti di coppia che trasmettano un’eleganza naturale, evitando la banalità. Mi faccio trasportare dalle sensazioni che gli sposi mi trasmettono, sono loro a guidare il mio racconto, io ci metto solo il cuore. È proprio il cuore che ascolto quando racconto le mie storie, quello che mi fa emozionare ad ogni matrimonio come se fosse il primo. Forse è questo il segreto della mia fotografia, non segue degli schemi precisi. Ciò rende ogni matrimonio unico, pieno di istanti irripetibili che amo sospendere nel tempo attraverso i miei scatti.

“Non si vede bene che col cuore, l’essenziale È invisibile agli occhi”

Inizia una lunga giornata piena di forti emozioni, noi vi accompagneremo passo dopo passo.

Il giorno dell’evento arriveremo sempre insieme a truccatori e acconciatori. Questo per abituare sin da subito alla nostra  seppur moderata, presenza e per non perdere neanche un prezioso momento del vostro giorno. Io e la mia collega Anna Maria gestiremo la preparazione separatamente; mentre uno di noi si occupa della sposa l’altro/a segue lo sposo. Questo ci permette di ottimizzare il lavoro, gestendo i tempi con tranquillità, senza inutili frenesie. Durante la cerimonia lavoreremo in maniera discreta e silenziosa; scatteremo senza l’utilizzo di fonti luminose esterne per non disturbare la solennità del rito.

Le foto di coppia rappresentano il primo vero momento intimo da marito e moglie. Ci ritaglieremo un’ora dopo la cerimonia, durante la quale attraverso reciproci scambi di sensazioni ed emozioni ruberemo le vostre foto insieme. 

Arrivati al ristorante mentre uno di noi seguirà l’ingresso degli sposi nella location scelta, l’altro/a si occuperà di fotografare l’allestimento della sala e i vari dettagli che la caratterizzano. Con l’inizio della festa arriva per me e il mio staff la parte più divertente! È sempre fantastico familiarizzare con i vostri amici e parenti e integrarci tra loro durante i balli; questo ci permette di scattare foto più spontanee, libere dalle tensioni che una giornata così importante comporta. L’uscita della torta determina per noi la fine di questa intensa giornata insieme. Termina così la prima parte del lavoro prima di dedicarci, una volta a studio, alla visionatura e alla lavorazione delle foto realizzate.